Via Comelico 40 – 20135, Milano

La galleria

Dep Art Gallery è stata inaugurata il 22 settembre 2006 con una mostra personale di Mario Nigro. Fondata a Milano da Antonio Addamiano, deve il suo nome, acronimo di Distribuzione e Promozione Arte, anche al vocabolo inglese “depart”, partire. È dunque una partenza con una direzione precisa che segna il percorso compiuto dalla galleria sino ad oggi, caratterizzato da un programma culturale ampio e variegato, teso a offrire ai collezionisti la possibilità di creare o arricchire una collezione e, soprattutto, tutelarla nel tempo. Le scelte espositive riguardano sia artisti italiani sia stranieri, con un’attenzione particolare a una serie di autori attivi negli anni Sessanta e Settanta, senza trascurare però le generazioni successive e sempre cercando di alternare e indagare i linguaggi più vari.

La mostra

Giuseppe Uncini – Opere 1961-2007

Dep Art Gallery Milano è lieta di annunciare la mostra “Giuseppe Uncini”. Realizzata in collaborazione con l’Archivio Uncini, con la curatela di Demetrio Paparoni e il Patrocinio del Comune di Milano, la mostra propone una lettura completa della sua produzione artistica, partendo dagli anni ’60 all’ultimo periodo.
La mostra si snoda attraverso la lettura di opere selezionate, che coprono un arco temporale dal 1961 al 2007. Questa selezione permette di esplorare tutti i cicli principali dell’artista, tra cui “Cementoarmato”, “Mattoni”, “Ombre”, “Dimore”, “Spazi di ferro” e “Architetture”. Come fa notare il curatore Demetrio Paparoni: “gli anni Sessanta del Ventesimo secolo furono un periodo di grande fermento artistico, e Uncini, pur essendo influenzato dall’astrattismo materico europeo degli anni Cinquanta, ha cercato una “terza via”, concependo l’opera come una struttura autoportante, sintesi di una forma pura.

ell’opera di Uncini è evidente come la sua ricerca si sia evoluta dal vissuto e della sua esperienza personale, soprattutto della vita da sfollato, durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia di Uncini si trasferì infatti da Fabriano a Cerreto d’Esi. Dovendo interrompere gli studi, Uncini fu profondamente influenzato dalla vita quotidiana del paese, arricchendo la sua vocazione artistica con abilità manuali e tecniche osservate nei mestieri locali. Dopo la guerra, Uncini si trasferì a Roma, dove iniziò il suo tirocinio artistico, in un periodo di rinascita post-bellica in Italia, con un’effervescenza di iniziative artistiche in città come Roma, Milano e Torino. La coerenza con l’idea iniziale è evidente durante tutti i conseguenti cicli produttivi e hanno reso Uncini uno degli artisti più riconoscibili e apprezzati nella generazione del dopoguerra.

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