Art Basel ha conquistato un posto d’onore nel calendario mondiale degli eventi d’arte. La prestigiosa fiera svizzera di arte contemporanea ha negli anni allargato i suoi confini, e sbarca a Miami Beach nella sua versione americana.  Art Basel Miami, dopo la prima edizione del 2002, torna ogni anno come evento centrale della Miami Art Week; anche quest’anno, in tutta la sua forza creativa, trasforma la città in un colorato centro artistico, riunendo gallerie, artisti, collezionisti e appassionati da ogni angolo del globo.

L’edizione 2024

La fiera si è svolta dal 6 all’8 dicembre 2024 nella sua sede tradizionale, il Miami Beach Convention Center, e ha compreso anche tantissimi eventi satelliti, pop-up e mostre in tutta la città, dal Design District al colorato quartiere di Wynwood. L’edizione 2024 (sotto la direzione di Bridget Finn) ha ospitato 286 gallerie, da 38 paesi diversi, e ha affermato il suo carattere moderno e innovativo in ogni campo dell’arte. Talenti emergenti hanno affiancato nomi affermati, e i visitatori si sono mossi tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, insieme alle nuove tecniche dell’arte digitale e NFT. La fiera è divisa in sei settori: Galleries, Kabinett, Nova, Positions, Survey e Meridians. Tantissimi i progetti imperdibili. 

I settori di Art Basel Miami

Meridians, settore dedicato a esperienze immersive e opere su larga scala quest’anno, sotto la cura di Yasmil Raymond ha portato il titolo di State of Becoming; di spicco sicuramente Liminal Landscapes, di Carlos Cruz-Diez, esperienza cromatica che trasforma l’ambiente attraverso luci e riflessioni. Nova è uno degli spazi più dinamici e sperimentali della fiera intera, dedicato alle opere d’arte recenti (realizzate negli ultimi tre anni), ed esplora le ultime tendenze dell’arte contemporanea. Ricordiamo, tra i tanti lavori esposti, Sound Portraits, ad opera di Nina Katchadourian: in questo capolavoro i movimenti degli spettatori, registrati, sono stati trasformati dall’intelligenza artificiale in toccanti ritratti sonori.

Lavori creati rigorosamente prima degli anni 2000 sono invece ospitati nel settore Survey, dedicato alle prospettive storiche: Temporal Reflections, per esempio, è una retrospettiva sull’arte afro-diasporica del Ventesimo secolo, con opere di artisti del calibro di Betye Saar. Moltissime anche le installazioni pubbliche e opere interattive, fuori dalla fiera. Il pubblico ha potuto interagire con Chromatic Flow, l’installazione caleidoscopica di Jen Stark, lungo Española Way, e una nuova misteriosa raffigurazione murale, ad opera di Banksy, è apparsa a Wynwood. Quest’anno, però, tutti gli occhi erano puntati sulle opere digitali e sugli NFT: Fragmented Futures presenta installazioni immersive in realtà aumentata, e aste esclusive di arte digitale sono proposte da una collaborazione di Christie’s e Art Basel.

Come è andata Art Basel Miami 2024