Il Victoria & Albert Museum di Londra è stato tra i primi musei al mondo a collezionare arte islamica. Con l’obiettivo di promuovere la ricerca in questo campo, nel 2009 ha istituito il Jameel Prize in collaborazione con Art Jameel di Dubai. Il premio riconosce l’influenza della tradizione islamica sulla cultura contemporanea e celebra gli artisti che si ispirano al suo design e cultura visiva.
Ormai alla sua settima edizione, il Jameel Prize organizza ogni anno un’esposizione dei finalisti presso il V&A e propone un tema chiave per offrire nuove prospettive sull’arte islamica contemporanea. Quest’anno, la selezione si è concentrata su 7 artisti che utilizzano l’immagine in movimento per esplorare temi legati alla cultura locale, all’identità, alla storia e al rapporto con la propria comunità locale, intrecciandoli con argomenti connessi all’acqua e all’ecologia.
La vincitrice del premio 2024 è Khandakar Ohida, artista indiana che con il suo lavoro, Dream Your Museum (2022), racconta la storia dello zio Khandakar Selim, il quale aveva raccolto nella sua vita una collezione straordinaria di oggetti di varia natura. Questa raccolta, apparentemente semplice, si rivela essere però uno strumento potente per costruire narrazioni alternative sulla storia dell’ovest del Bengala. E’ di fatto una sfida al modello museale di stampo coloniale, che invita le persone a riscoprire il valore di oggetti apparentemente banali, che si rivelano fondamentali per creare la visione di un museo aperto e inclusivo.
Insieme a lei, i finalisti Jawa El Khash, Alia Farid, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Hesam Rahmanian, Marrim Akashi Sani, Sadik Kwaish Alfraji, Zahra Malkani raccontano storie che intrecciano paesaggio, tradizioni ancestrali e impatto dell’industrializzazione, decostruendo attraverso la loro esperienza personale alcune tappe della storia dei propri paesi con l’obiettivo di proporre un nuovo modo di raccontare e di esporre storie all’interno di musei e collezioni.
La scelta di opere che utilizzano immagini in movimento riflette l’intento narrativo di questo progetto: gli artisti si pongono come narratori consapevoli, storyteller che affrontano le sfide contemporanee intrecciando arte, tecnologia e cultura.
La peculiarità del Jameel Prize risiede proprio nella sua capacità di portare alla luce storie nascoste e di spostare l’attenzione verso luoghi e tradizioni artistiche spesso ignorati dal sistema occidentale dell’arte. Questo approccio è il prodotto di una profonda e matura metodologia di indagine che appartiene alla tradizione del V&A fin dalla sua fondazione. Questa non solo arricchisce fortemente il panorama artistico europeo, ma invita il pubblico a riconsiderare il modo in cui guardiamo e ci rapportiamo alla tradizione per affrontare le sfide del presente.
La mostra è visitabile gratuitamente al V&A fino al 16 marzo 2025 al Victoria and Albert Museum