La cantautrice romana classe ‘99 ci accoglie nuovamente nel suo vulnerabile mondo interiore con il suo primo album, “Tony”. Affiancata fin dal 2019 dal produttore Mark Ceiling, e in seguito collaborando anche con Arssalendo, Yasmina ha impersonato fin dalle prime uscite, raccolte nell’ep “Amour Toujours” (2022), lo spirito eclettico e metamorfico che guida una nuova generazione di artisti emergenti italiani. Sinceri sperimentatori che si fanno spazio in un mondo frammentato e digitalizzato. 

La sua voce calda e leggermente graffiata è cullata da produzioni trip-hop/elettroniche avvolgenti, che da brano a brano si trasformano strizzando l’occhio a generi e mood diversi, unite sempre, però, da un flusso di introspezione colmo di segreti e interrogativi, e una dolce malinconia che talvolta diventa grinta, talvolta ferita. Un intimo eclettismo sonoro che ci permette di sedersi accanto a lei e guardarla sbrogliare i suoi pensieri.

Apre l’album “Ti Volevo Bene” – uscita il 28 Novembre in seguito a “Clerks” e “Post Punk” – seguita da “Radio/Spoty”, ed è subito chiara la versatilità del progetto, che riesce a sposare diverse influenze e un sound accattivante a una scrittura semplice e reale, rimuginativa come cristallina. 

“Timpani”, che presenta lo stesso Arssalendo come l’unico featuring dell’album, risulta travolgente, si infiltra nei nostri timpani con un’innocenza e premura irriverenti, quasi adolescenziali. Ha il sapore di un primo incontro visto come lontano ricordo, minacciato dalle cose che cambiano e sfuggono; un’ultima illusione. Sotto il titolo “Girasole” si nasconde un fiore che il suo sole l’ha perso. Trasportata da pad arpeggiati e riverberati, Yasmina presenta una scrittura ipnotica e precisamente drammatica, che come uno spillo si infila lentamente nel cuore. 3 minuti e mezzo che si spalmano ed espandono, e ci sospendono.

“Enfant Terrible” chiude l’album ripetendosi come un mantra, facendo con il francese ciò che “Sheep and Mustangs” fa con l’inglese, cioè mescolando e unendo lingue per creare una narrazione vocale e sonora unica, oltre che alimentare la percezione di un’identità coerente nella sua segmentazione, che sguscia fuori da etichette pre-impostate. Il progetto di Yasmina si presta a continue evoluzioni, emotive e sonore, e non vediamo l’ora di vedere come continuerà questo viaggio.

L’intimo eclettismo di Yasmina nel nuovo album “Tony”