La rivoluzione Fiorucci ha investito il mondo della moda, dell’arte e dello spettacolo con una forza incredibile: Triennale Milano celebra l’eclettica personalità di Elio Fiorucci in un’esposizione unica, che ne ripercorre la vita e il genio provocatorio. La vivace estetica Fiorucci attraversa e investe la cultura pop degli anni Sessanta, e porta la sua ironia vivace e giocosa dalla moda ad ogni tipo di arte visiva, in un viaggio che parte da Milano, passa per la swinging London e giunge alle coste della California e alla frenesia di New York.
Il percorso espositivo è una vera e propria esperienza immersiva, curata da Judith Clark con installazioni di Fabio Cherstich, e ripercorre cronologicamente la vita dell’artista; i materiali esposti sono accompagnati da registrazioni inedite della voce di Fiorucci, offrendo al visitatore il ritratto completo di un uomo. La forza creativa e l’energia contagiosa di Elio Fiorucci sono rese perfettamente dalla raccolta di fotografie, materiali d’archivio, video, abiti e installazioni in esposizione: la mostra raccoglie materiale inedito, per raccontare l’uomo che ha tradotto in moda, in forma e in colore il sapore del suo tempo.
Le opere esposte enfatizzano l’interdisciplinarità del brand e della visione del suo creatore, che viaggia e si sposta su tutti gli orizzonti. Il visitatore è catapultato nell’universo Fiorucci, e non può che sentirsi contagiato dalla sua ironia giocosa, qui perfettamente percepibile nei colori accesi, nei simboli pop (tra cui gli inconfondibili angioletti) e nelle contaminazioni artistiche, che si articolano in un costante dialogo creativo. Si parte gli iconici jeans elasticizzati per arrivare alla creazione dello store di Milano e alla collaborazione con Keith Haring: la molteplicità di media, di linguaggi e di sguardi riflette la colorata forza travolgente di un’estetica che è anche un po’ uno stile di vita.
Il racconto di Fiorucci, però, non termina con la mostra: ad accompagnare l’esposizione troviamo un catalogo bilingue (edito da Electa) con contributi di esperti del settore. Sono poi disponibili in consultazione (nello spazio Cuore – Centro Studi) libri e riviste di moda provenienti dall’archivio della Fondazione Mondadori, che ricordano il forte impatto culturale del brand; siamo infine in attesa di un podcast in sette episodi sulla straordinaria carriera del designer, lanciato a dicembre.