Siamo entrati nei rullini di Kinder Garden. Nove scatti presi dai loro obiettivi, che ci raccontano la loro uscita “Ormoni” e gli ultimi lavori in studio.
Anticipato dai singoli Chinaglia, Parioli4ever e Umana, Ormoni fonde la passione di Kinder Garden prima per il rock e poi – travolgente – per il rap, a cui si uniscono una formazione jazzistica e le incursioni al confine con la club culture, tra loop ripetitivi e sonorità sintetiche.
“Sono felice che esca questo piccolo album perché segna un momento di transizione della mia produzione e alcune canzoni al suo interno si avvicinano abbastanza al tipo di cose che mi piacciono.
Il 25 Ottobre, data di uscita del disco, è anche il compleanno di mia madre, di Katy Perry e di Pablo Picasso. Tutte le canzoni sono state scritte di mattina. Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato all’Oribu studio a Roma. “Presepi”, “E.S.P.” e “Quante Volte” sono le canzoni che mi piacciono di più.”
Otto brani tra synth pop contemporaneo e indie pop elettronico, con una voce dai contorni post-trap, che vedono anche la partecipazione di Nerototale – cresciuto nello stesso giro musicale di Francesco e già nella Garage Gang – e quella di Alice, cofondatrice e componente del collettivo Thrucollected.
L’album segna la nuova fase artistica del progetto nato nel 2017 come collettivo e ora evolutosi in forma solista. Dentro Kinder Garden, infatti, oggi sono racchiuse musica e parole di Francesco Menna, romano, classe 1996, che con questo disco segna il suo passaggio attraverso la fine dei 20 anni.